
Impianto fotovoltaico in azienda: quanto costa?
Con l’autoconsumo dell’elettricità prodotta dal sole si può azzerare la bolletta elettrica, rientrando dall’investimento in soli sei anni.
Ecco i numeri per scoprire quanto costa un impianto fotovoltaico in azienda.
Il costo di un impianto fotovoltaico per una azienda varia in funzione della complessità dell’installazione (tipo di tetto, manodopera, tipologia delle strutture di montaggio) e del numero di inverter necessari.
In media, un impianto di taglia “aziendale” tra i 20 e i 50 kW di potenza di picco costa tra i 1.000 e i 1.500 euro per kW installato. Un impianto di 50 kW, quindi, ha un costo che parte da 50.000 euro. Una spesa inferiore per kW installato è possibile nel caso di grandi impianti, nei quali i costi fissi, come le varie autorizzazioni, possono essere diluiti su una cifra complessiva maggiore.
Così, con una potenza compressa tra 100 e 500 kW, l’investimento necessario può essere più vicino ai 1.000 euro/kW.

Nonostante oggi non sia più possibile accedere agli incentivi diretti del Conto Energia che remunerano la quantità di elettricità prodotta, l’investimento necessario per installare in un impianto fotovoltaico può essere ripagato in pochi anni.
Questo è possibile semplicemente grazie all’autoconsumo, che è la forma di valorizzazione oggi più conveniente. Vediamo perché.
Consumare tutta l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico consente di ridurre notevolmente o addirittura eliminare la bolletta elettrica, evitando non solo il costo della componente energia ma anche quello dei vari oneri che si aggiungono alle tariffe.

Partiamo dal presupposto che un’azienda italiana paga l’energia elettrica circa 15-16 centesimi di euro per kWh, a volte fino a 20, e che un impianto fotovoltaico nel nostro Paese produce circa 1.100-1.200 kWh l’anno per kWp installato, al Sud anche 1.400 kWh. Considerando una producibilità media di 1.250 kWh l’anno e una tariffa dell’elettricità di 15 centesimi al kWh, il costo evitato è di poco inferiore a 190 euro/anno per kW installato.
Come si può facilmente calcolare, con l’autoconsumo il tempo di rientro dell’investimento di un impianto chiavi in mano di taglia 20-50 kW è compreso tra i sei e i sette anni, nei casi migliori anche cinque-sei.
Senza dimenticare che il fotovoltaico fa parte dei beni strumentali nuovi per i quali è previsto il super ammortamento, che consente di maggiorare il costo di acquisto del 30% a fini dell’ammortamento fiscale.
Se, invece, l’elettricità prodotta viene ceduta alla rete, il tempo di rientro dell’investimento tende ad allungarsi, perché la tariffa offerta dallo Scambio sul Posto, ossia il complesso meccanismo che determina il prezzo a cui viene pagata l’elettricità ceduta, è meno remunerativa e le entrate compensano solo parzialmente il costo dell’energia evitato grazie all’autoconsumo fotovoltaico.
